Di malva, ginestre e lavanda
– Ma non ho fiducia in me stesso.
– Perché?
– Perché non ho un’identità. Non ho nessuna caratteristica, sono incolore. Non ho nulla da offrire. Questo è il mio problema, da sempre. Da sempre mi sento poco piú che un guscio vuoto. Come recipiente, può darsi che abbia una forma soddisfacente, ma dentro non ho nulla che si possa veramente definire un contenuto.
(L'incolore Tazaki Tzukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, Haruki Murakami)
Posso sopportare qualsiasi condizione climatica, dal caldo torrido al freddo pungente, ma il vento no, non lo tollero. Mi rende nervosa, inquieta, priva di qualsiasi entusiasmo verso cose e persone.
In questo periodo leggo molto, e, come spesso accade, ritrovo nei romanzi di Murakami la mia dimensione, la giusta carica per tirare un bel respiro e ricominciare.
Di lavorare a maglia non se ne parla, ho poca voglia e scarsa concentrazione. Però ad una lana color rosa salmone da salvare non so resistere.
Tre matasse, poco meno di 300 gr. Solita giornata di preparazione ed intanto penso a come colorarla tutta insieme; alla fine giungo alla conclusione che l’unico modo possibile è quello di sovrapporre uno o più fogli di pellicola trasparente.
Via col viola.
Poi pennellate di giallo, mentre al solito il celeste si libera dai pigmenti del viola.
Qualche giornata in più in cottura al sole, perché pioggia e nuvole ci hanno tenuto buona compagnia.
Ed eccole qui.
I colori sono completamente mutati e come sempre sono diventati ancora più belli.
Più osservo le mie matasse, più mi sembrano i fiori selvatici che spuntano qua e là fra la fitta vegetazione del nostro tratturo. E penso a come trasformarle in un caldo scialle.
Buon weekend.
Complimenti, questa matassa è davvero bellissima!
RispondiEliminaGrazie, non pensavo neanch'io riuscisse così bella :)
EliminaRiesci sempre a tirar fuori qualcosa di speciale dai tuoi "esperimenti" di tintura!
RispondiEliminaElena, ormai è sempre una sorpresa, stavolta c'erano tante varianti...la lana già colorata, il giallo, i maggiori tempi di posa...ma alla fine si, sono felicissima del risultato :)
EliminaUn risultato a dir poco strabiliante…troppo belle queste matasse!!
RispondiEliminaBuon fine settimana!
Carmen
Grazie Carmen! Il caso, la fortuna...chissà :)
EliminaBelle , belle , belle troppo belle!!!! Se le vendi io me le compro...oppure se la lanara mi procura la lana, ti dovrai trasferire un po' qui da me per insegnarmi.....
RispondiEliminaP.S. A me il vento piace a meno che non sia proprio catastrofico ....da piccola sognavo sempre che prima o poi mi avrebbe fatto volare.. Buon week end
Cara Franca, magari l'anno prossimo ci farò un pensiero se vendere o meno le mie matasse :) Per il momento devo ancora testarne la durata, mi riprometto di lavorarle e lavare gli accessori che realizzerò più volte...se i colori rimarranno tali allora potrei pensarci molto seriamente :) Sono pignola, e vendere un prodotto scadente andrebbe solo a mio svantaggio.
EliminaNel frattempo trova la tua matassa che io ti seguo nella sua tintura passo passo ;)
Stai diventando una vera tintora. (si dirà così in italiano corretto?) Brava, complimenti :D
RispondiEliminaAh boh non saprei :) Tinteggiatrice? no, fa tanto imbianchino. Vada per tintora.
EliminaGrazieeeeee :)
¡¡¡Bellísimos colores!!! ...precisa la cita de Murakami. Lo tenía algo olvidado, tengo que rescatarlo para nuevas lecturas :) ¡Feliz día!
RispondiEliminaSo happy you like Murakami too!!! Sono contenta che anche a te piaccia Murakami :)))
EliminaMa sei bravissima, davvero la matassa salmone era anonima...ne hai fatto una cosa splendida davvero. ...prima o poi ci proverò anche io . Un saluto da me e da Otto.
RispondiEliminaGRazie, speravo che venisse bene perchè è destinata ad un piccolo scialle per mia madre :)
EliminaUn abbraccio a te ed una carezza a Otto!